Particolarmente utilizzato nell’edilizia, l’amianto si può trovare in manufatti come lastre per le coperture (tipo eternit), pannelli di controsoffittatura, canne fumarie, tubazioni, cassoni per l’acqua, pavimenti in vinyl-amianto-linoleum, oltre che in matrice friabile come coibente di tubazioni, caldaie e impianti idraulici
Sono ormai noti gli effetti che le fibre di amianto producono, se inalate, sull’apparato respiratorio, tra cui, solo per citarne alcuni, la comparsa del carcinoma polmonare, del carcinoma laringeo e del mesotelioma (quest’ultimo il più diffuso).
Al fine di pianificare la progressiva eliminazione dell’amianto dal territorio, la Regione Lombardia, già dal 2006, ha approvato il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) che stabilisce l’obiettivo strategico di eliminare l’amianto dal territorio lombardo entro 10 anni dall’approvazione del PRAL, ovvero entro il 2016.
Per raggiungere tale l’obiettivo vengono previste alcune azioni preliminari tra cui il censimento di tutte le strutture e degli edifici che ancora oggi contengono amianto, attraverso la procedura obbligatoria dell’autonotifica.
A partire dal 30 gennaio 2013 l’ASL, durante eventuali controlli sul territorio, può comminare una sanzione amministrativa da € 100 a € 1.500 ai proprietari che non abbiano ancora effettuato l’autonotifica.