La chiesa dei Santi Cosma e Damiano, che sorge nella via omonima, è testimoniata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani sin dalla fine del XIII secolo, la dedicazione si spiega tenendo conto della funzione religiosa (tradizionalmente attribuita ai santi Cosma e Damiano) di salvaguardia per la salute spirituale e fisica degli uomini, degli animali e della natura. Dal 1610, data di erezione dell'attuale oratorio, al 1786 esso fu concesso alla confraternita del S. Rosario. La nuova facciata fu costruita tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII sec., le volte sono a crociera con velette. Tra le opere d’arte contenute ricordiamo: sulla parete di destra un quadro di autore ignoto raffigurante la Madonna delle rose, la sinopia di S. Eurosia (l'affresco strappato si trova nella Parrocchiale), e la prospettiva di un’abside opera dei quadraturisti Bizzozzero e Garzia; infine una Madonna col Bambino, s. Antonio e s. Ausano forse del Legnanino.
Due sono le cappelle della chiesa: a destra la Cappella Crivelli con affreschi del Legnanino e del Bizzozzero (XVII sec.) raffiguranti Dio Padre in gloria con angeli e S. Pietro martire da Verona, ma di cui sono oggi visibili solo i due puttini; a sinistra la cappella del S. Crocifisso, eretta nel 1693 e affrescata dal Borroni con le figure della Maddalena e di S. Giuseppe con il Redentore. Sulla volta a botte è ancora visibile un affresco del Legnanino raffigurante la Madonna del Rosario in gloria con angeli, dipinta nel 1691, mentre gli affreschi del presbiterio, eseguiti nel 1693 dal Legnanino e dal Bizzozzero, raffigurano, a sinistra, il Martirio dei SS. Cosma e Damiano e, a destra, il Miracolo della gamba nera. L'altare in marmi policromi di Viggiù risale al 1745.